Ciao a tutti! 
Oggi vi aspetta un altro articolino ino ino su un altro abitino ino ino per Barbie.
Creazioni per Barbie 16 – L’importanza degli accessori giusti
Come ho già scritto ieri, e come ormai sanno anche i muri, tra pochissimi giorni prenderanno il via i Campionati Mondiali di pattinaggio di figura, ed io dovrò prendere un lungo respiro e poi “nuotare in apnea” fino alla fine del mese, tra notizie, foto, video e tanta ansia!
Sicuramente per coloro che non sono interessati al pattinaggio, questo sarà un periodo vuoto qui sul blog, visto che l’attenzione sarà totalmente ed esclusivamente focalizzata su Yuzurino.
Ho quindi deciso di dedicare due post consecutivi a mie creazioni per Barbie, premettendo sin da subito che si tratta di due esperimenti molto “poveri” e veloci.
Avrete notato (vero?!) che la numerazione mostra un salto. Il motivo è proprio questo: mostro ora questi due vestitini semplici e di cui ho pochissime foto, per poi riprendere quelli che ho lasciato indietro, che invece richiedono un po’ piùdi tempo.
Creazioni per Barbie 16 – L’importanza degli accessori giusti
Se siete appena approdati sulle pagine viola del blog e vi siete persi i post precedenti della “serie”, niente paura, eccoli qua:
– Creazioni per Barbie 1 – Primo esperimento di abito da sera
– Creazioni per Barbie 2 – Secondo esperimento di abito da sera
– Creazioni per Barbie 3 – Completino invernale, lavoro a maglia
– Creazioni per Barbie 4 – Completino con varie combinazioni.
– Creazioni per Barbie 5 – Primo esperimento di abito da sposa.
– Creazioni per Barbie 6 – Completino invernale con accessori
– Creazioni per Barbie 7 – Seifuku, l’uniforme scolastica giapponese.
– Creazioni per Barbie 8 – Completino invernale grigio e rosa
– Creazioni per Barbie 9 – Si continua con i completi invernali!
– Creazioni per Barbie 10 – Colori primaverili per scacciare i pensieri
– Creazioni per Barbie 15: Giochi di luce. Come la luce può valorizzare tutto
Secondo post consecutivo di Creazioni per Barbie. Questa è la numero 16 e, come la precedente, non è altro che un tubino.
Anche la modella che ho “ingaggiato” per il servizio fotografico è la stessa, una Barbie Basics della serie Little Black Dress.
Mentre nel post numero 15 avevo sfruttato l’abitino, un tantino mal riuscito, per parlare di errori da evitare e trucchetti fotografici, in quello di oggi vorrei approfondire il tema degli accessori, quando e come usarli e quando invece evitarli.
Questo tubino è nato da un ritaglio minuuuuuuscolo di stoffa, uno di quelli che di solito si buttano, e lo dico io che non butto mai niente perché nella mia mente si formano immagini di possibili o improbabili utilizzi creativi, assurdi e strampalati per ogni oggetto mi ritrovi in mano. Eppure questo era davvero quasi finito nel cestino della spazzatura, e invece…
la parte di EleC più pietosa e generosa ha tentato di donare una seconda vita, o una seconda utilità, anche a quel misero straccetto che fu parte di un lenzuolo.
Si tratta di un tubino, l’ho detto. Inteso nel senso più letterale che possiate immaginare: proprio un tubo!
Un rettangolo di tessuto, l’ho ripiegato in due nel senso della lunghezza per poi cucire il bordo opposto alla piegatura, rivoltarlo “come un calzino” ed ottenere così un cilindretto di stoffa. Avrei potuto farlo più stretto, e in quel caso non avrei potuto cucirlo, ma solo lasciarlo aperto, applicare i bottoni o una cerniera e chiuderlo una volta indossato, invece…. no, l’ho fatto leggermente abbondante rispetto al corpo della Barbie Basics, che è un modello Model Muse e quindi molto sottile anche di fianchi, e l’ho infilato alla bambola già cucito completamente. Massima resa con minimo sforzo.
Punto. Finito. Questo è il modello di oggi.
Spero vi sia piaciuto. Ciao ciao!
Ah no…
Questo straccetto così infilato non aveva nessuna forma, non seguiva le linee del corpo né si allargava o stringeva in modo definito.
Lo avevo già previsto, era voluto, perché in questo caso volevo giocare su qualcos’altro: gli accessori!
Tadaaan!
Accessori: set cappello + borsa, set collana + 2 bracciali e cintura.
Come potete notare, tutto si gioca su due soli colori. Non amo le accozzaglie di troppi colori e, a dire il vero, nemmeno le fantasie, a meno che non siano giustificate e valorizzate in modo adeguato.
Due soli colori quindi: turchese ed arancio.
La cintura è un nastro di raso tagliato a misura a cui ho cucito un bottone automatico. Nella sua estrema semplicità, è sufficiente ad evidenziare il punto vita e dare forma e movimento al tubino. Anche il tono un po’ più chiaro e lucido crea un punto focale che valorizza tutto l’insieme.
Collana e bracciali sono niente più che un filo di perline. Filo elastico per i braccialetti e normale filo di cotone per la collana, molto lunga e fatta girare più volte attorno al collo.
La presenza di questi due tipi di ornamento “riempie” le zone che il vestito lascia nude. Non che il nudo in questo caso stia male, ma affiancato ad un abitino così semplice darebbe l’idea di vuoto. Ecco, bracciali e collana riempiono quel vuoto sul braccio libero e sul collo. Qui soprattutto vanno a colmare la mancanza di bretelle, maniche o uno scollo con maggior personalità.
Infine, cappello e borsa di paglia, quel tocco in più che contestualizza il look in estate, magari in una località di mare, o di vacanza.
Ecco infatti la nostra modella baciata dal sole.
Nell’ultima foto, le perline intorno al collo, con il loro colore caldo, luminoso e la loro trasparenza, danno molta luce all’immagine.
L’angolo chiaro costituito dal cappello e l’ombra che esso riporta su parte del viso, mettono in evidenza gli occhi e lo sguardo.
Come vedete, anche un abitino davvero semplicissimo può essere completato dai giusti accessori, i quali non devono essere né troppi, né eccessivi, né nascondere l’abito stesso ma, anzi, valorizzarlo.
Sì, gli accessori non sono solo qualcosa da “aggiungere” per arricchire o migliorare, perché non sempre portano a questo effetto.
Per come la vedo io, non devono “offuscare” l’abito né la persona che lo indossa, non devono diventare i protagonisti assoluti, ma creare un tutt’uno armonico alla vista. Ah, ricordate: ora stiamo parlando di bambole, ma il discorso si applica anche alle persone! Per le persone gli accessori non devono nemmeno risultare scomodi da indossare.
Ad esempio, il cappello in certe circostanze crea un effetto un po’ “snob”.
Ritengo che il copricapo sia un accessorio “importante”, molto evidente e, se non giustificato da motivi concreti, pratici, esso finisca per apparire fuori luogo. Un cappello di paglia a falda larga come questo, per esempio, dovrebbe essere indossato solo ove possa essere necessario o almeno utile, ossia sulla spiaggia, in un luogo caldo e assolato, durante una lunga passeggiata. La sua funzione è proteggere il capo dal calore e il volto dai raggi solari che, in caso di permanenza prolungata all’esterno, possono portare a scottature. Indossato per andare in giro a fare shopping, fuori e dentro dai negozi, in centro città dove c’è l’ombra dei palazzi praticamente ovunque… risulterebbe solo come un’ostentazione o il tentativo di attirare l’attenzione.
Ultima regola. Gli accessori e l’abito si compensano. Se l’abito è minimale come in questo caso gli accessori lo completano, se invece l’abito è già ricco (ad esempio una fantasia floreale molto appariscente, la presenza di ricami, perline, paillettes, pizzi, lacci o altre decorazioni, oppure più strati, o colletto polsini ecc) aggiungere altro può appesantirlo alla vista.
Spero che i pochi suggerimenti e consigli di oggi possano essere utili.
Se avete domande o critiche, mi raccomando, non esitate a scriverle nei commenti!
Spero che questo mini-abito elasticizzato vi sia piaciuto, ma soprattutto spero di aver dato a qualche creativo l’ispirazione per realizzare qualcosa di nuovo, e anche qualche dritta su come fotografare le proprie modelle in in miniatura.
Avete domande? Curiosità? Non esitate a scriverle nei commenti!
A prestissimo!!
