Pubblicato il: 24 Luglio 2021 alle 17:25

Akira e Tokyo 2020. Una “profezia”?

akira tokyo2020


Ciao!!
Ieri hanno preso ufficialmente il via le Olimpiadi di Tokyo 2020 e siamo tutti (tutti, vero!?!?) in pieno fermento tra risultati, dirette, differite, medagliere. Un’atmosfera elettrizzante, sempre con un occhio alla situazione dei contagi e con un velo di tristezza nel vedere le venues vuote. Ma le gesta sul campo degli atleti saranno anche un modo per lasciarci alle spalle quel che è stato ed affrontare con più grinta quel che sarà.

Per quanto mi riguarda, sto cercando di seguire il più possibile ciò che accade sui campi di gara in Giappone, ma EleC’s World non è un blog a tema sportivo ed io non sono all’altezza di informarvi in modo adeguato sulle diverse discipline.
Mi sembra invece il momento giusto per affrontare argomenti che in qualche modo “toccano”, seppur di striscio, Tokyo 2020.

Come avrete certamente notato nella homepage, una delle categorie in cui è strutturato il blog è “ANIME E MANGA“. Avrete certamente potuto anche constatare che al momento vi si trovano soltanto due articoli (e… sì, manca anche la presentazione, ma arriverà il prima possibile, promesso!).
Queste Olimpiadi ospitate dal Paese del Sol Levante sono l’occasione perfetta per aggiungerne qualcun altro, e per l’appunto oggi si parla di un noto anime: AKIRA.

Cosa collega Akira alle Olimpiadi? Lo scoprirete se mi seguirete. Pronti? Si parte! 


Akira (アキラ) è un film giapponese d’animazione prodotto nel 1988 e diretto da Katsuhiro Ōtomo, basato sull’omonimo manga dello stesso autore.
Sebbene il film conservi la stessa ambientazione, la trama di base e i personaggi della versione cartacea, si differenzia notevolmente da questa per sviluppo e finale. Per limiti di spazio ed esigenze narrative è stata addirittura pressoché eliminata la seconda parte del manga, che d’altronde non era ancora concluso al momento dell’uscita del film, essendo stato serializzato tra il 1982 e il 1990.
In questo contesto non ci occuperemo della versione fumetto, ma potete leggere ogni informazione in merito su Wikipedia).

Akira tokyo2020

In Italia il manga giunse nel 1990 nella prima edizione di Glénat Italia.
La serie era composta di 38 volumi, ma la casa editrice fallì prima della sua conclusione, così che gli ultimi due volumi dovettero attendere ben due anni, prima di essere pubblicati dalla Planet Manga (Panini Comics).
Questa prima edizione era a colori ed in questo non rispecchiava la versione originale giapponese ma l’edizione statunitense.

Nel novembre 1998 vide la luce una seconda edizione, curata da Planet Manga, questa volta in bianco e nero come l’originale e composta da 13 volumi, l’ultimo dei quali uscito nel novembre 2000.

Ancora di Planet Manga e ancora in bianco e nero è la terza edizione, costituita da 6 volumi come l’originale e con il  titolo “Akira Collection” uscita con cadenza mensile dal settembre 2005 al febbraio 2006. 

Arriviamo al 2021 e troviamo una quarta edizione, anche questa di Planet Manga, che oltre ai pregi della precedente presenta il senso di lettura “alla giapponese” (ossia da destra a sinistra, che per noi appare dall’ultima pagina alla prima) ed una nuova traduzione più accurata.

akira tokyo2020

Al momento in cui scrivo l’edizione 2021 è giunta al 4° volume (del 5° è prevista l’uscita il 12 agosto) e potete trovarlo sul sito Panini
oppure su Amazon.it (PAID LINK  Visualizza immagine di origine).


Torniamo ora al film, che sicuramente è meno “impegnativo” da guardare, e soprattutto più rapido se volete inserirne la visione nel clima di questi giorni olimpici.

Il lungometraggio è considerato il capolavoro di Ōtomo, ed è uno di quei titoli che hanno reso l’animazione giapponese popolare anche in Occidente.

La colonna sonora è stata composta da Shoji Yamashiro ed eseguita dai Geinoh Yamashirogumi.

Pare che la produzione di Akira sia costata ben un miliardo di yen, cifra enorme per l’epoca, e per poter raggiungere un tale budget fu necessario costituire un’apposita società, denominata Akira Committee, formata da alcune delle maggiori compagnie di produzione cinematografica giapponese (tra cui KōdanshaMainichi HoshoBandaiTohoLaser Disc CorporationTokyo Movie Shinsha).

Si tratta di una produzione innovativa per varie ragioni, tra le quali possiamo citare la collaborazione di animatori e professionisti appartenenti a 50 diversi studi di animazione.
Altre novità sono rappresentate dall’utilizzo massiccio della CGI (Computer Grafica) e il pre-recording, ossia la registrazione del doppiaggio prima della creazione dei disegni definitivi, così da poter adattare i movimenti del labiale ai suoni del parlato.

Akira giunse nelle sale cinematografiche italiane nel 1992, con un doppiaggio basato sulla versione in lingua Inglese e poi distribuito in VHS dalla Multivision

Nel 2013 tornò nei Cinema distribuito da Nexo Digital. Venne proiettato per un solo giorno, il 29 maggio, in occasione del 25° anniversario.
Alla fine dello stesso anno uscì una nuova edizione completamente restaurata, a cura di Dynit , comprendente Blu-ray, DVD, CD e libro con contenuti extra e interviste.

Nel 2018, e precisamente il 18 aprile, la stessa Dynit lo ridistribuì nei cinema, anche in questo caso in occasione dell’anniversario, il 30° dalla sua prima uscita in Giappone.

akira tokyo2020

Si tratta di una versione con nu nuovo doppiaggio, più fedele all’originale.

L’edizione Dynit per il 30° anniversario la si può trovare sul sito Dynit oppure su Amazon.it  (PAID LINK  Visualizza immagine di origine).

Al momento il film è disponibile anche nel catalogo di Amazon Prime.
(Cosa? Non siete ancora registrati ad Amazon Prime? Cosa aspettate?! Tutte le info le potete trovare a questa pagina !)

(Link al film su Prime Video Visualizza immagine di origine )

akira tokyo2020


Tuffiamoci all’interno del lungometraggio.

16 Luglio 1988. Una enorme esplosione inghiotte letteralmente l’intera area urbana di Tokyo, segnando l’inizio della Terza Guerra Mondiale che porta distruzione totale.

akira tokyo2020

Passano 31 anni dall’immane conflitto.
Ci troviamo così nel 2019, a Neo Tokyo.
Il nome “Neo Tokyo” già rende immediatamente l’idea di trovarci in un’epoca nuova, una sorta di nuova fase dell’umanità che ancora esiste e resiste sulle macerie del mondo che noi conosciamo.
Tutto è in rovina, semidistrutto e decadente, fatiscente, un mix di retro e post-moderno. Tra locali malfamati, dove il degrado materiale, sociale e morale è la norma, per le strade, dove domina la legge del più forte, tra i palazzi e le case illuminati ma da cui non si percepisce alcuna traccia di vita. Ci troviamo nel caos.

akira tokyo2020

Siamo in pieno clima cyberpunk.
Il cyberpunk è una corrente letteraria e artistica nata nei primi anni Ottanta e diffusasi specialmente in quel decennio, come sottogenere della fantascienza. Nel cyberpunk la tecnologia estrema si incontra e scontra con una società ribelle e disadattata.
Le opere cyberpunk sono ambientate in un futuro prossimo, in un mondo decadente e ipertecnologico. I protagonisti sono di solito in costante fuga da questa cupa realtà e trovano la loro ragion d’essere in un mondo virtuale parallelo, il cyberspazio, teatro delle loro battaglie, o comunque si mostrano totalmente connessi ad una tecnologia estrema che diviene una sorta di ragione di vita.
Sopra ogni cosa aleggia un’atmosfera di pessimismo, fatalismo e sfiducia nell’umanità, oltre che una attrazione per il progresso tecnologico che è al tempo stesso paura, o avvertimento delle sue potenziali terribili conseguenze.

Eravamo rimasti alla Neo Tokyo del 2019.
Le vie cittadine sono il campo di battaglia e il dominio incontrastato delle bande di giovani teppisti motociclisti si sfidano in corse anche mortali.
Qui incontriamo il protagonista: Kaneda, il leader di una banda di motociclisti, composta da Kaisuke, Yamagata e Tetsuo.
Quest’ultimo, il più giovane del gruppo, prova un grande rispetto per lui, ma anche invidia e senso di inferiorità nei suoi confronti.

akira tokyo2020

Tra strade occupate da cortei di protesta, tafferugli con le forze di polizia, macchine distrutte… un uomo è in fuga, tenendo per mano uno strano essere con il corpo di un bambino e il viso dal colore livido e le fattezze di un anziano. L’uomo viene ucciso dai poliziotti e il “bambino”, spaventato, lancia urla tali da causare danni agli edifici circostanti, per poi svanire nel nulla.

akira tokyo2020

Uno dei maggiori temi ricorrenti del genere cyberpunk è il rapporto tra l’essere umano e la tecnologia. Si trovano spesso persone il cui corpo è deformato, o mutato geneticamente, oppure modificato dalla scienza, per mezzo di protesi o innesti meccanici. La tecnologia viene utilizzata per salvare loro la vita o ripristinarne l’integrità fisica a seguito di gravi incidenti, ma al tempo stesso li rende esseri non completamente umani, in qualche modo potenziati ed al tempo stesso mostruosi e pericolosi.

Questa specie di misterioso “bambino/vecchio” è una creatura che richiama il concetto di umano-non umano.

Una notte, dopo un duro scontro tra bande, Kaneda e i suoi sono in fuga, ma Tetsuo si allontana da loro e tenta di inseguire da solo un gruppo di motociclisti rivali. Mentre procede a tutta velocità si trova proprio davanti a sé quello strano bambino.
La sua modo si scontra contro quella che sembra una barriera invisibile e nell’esplosione Tetsuo viene sbalzato a terra, mentre il “bambino” resta illeso e terrorizzato.
Kaneda e gli altri lo raggiungono immediatamente, così come l’esercito, che cattura il bambino e porta tutti loro al commissariato.

L’esercito ha ritrovato lo strano essere guidato dai poteri psichici di un altro strano individuo, anche questo con le sembianze di un bambino/anziano.

akira tokyo2020

Tetsuo viene trasportato in un laboratorio militare e curato con trattamenti alquanto misteriosi.

So che vi state ancora chiedendo: cosa c’entra tutto questo con Tokyo 2020?
La risposta arriva adesso.

Durante il trasporto di Tetsuo su un elicottero a doppia elica, possiamo ammirare alcune inquadrature di Neo Tokyo, compresa l’enorme voragine lasciata dall’esplosione di 31 anni prima.
Si sorvola anche lo stadio Olimpico e qui vediamo un grande tabellone che segnala le imminenti Olimpiadi di Tokyo 2020!

“OLIMPIADI DI TOKYO. 147 GIORNI ALLA CERIMONIA D’APERTURA”

akira tokyo2020

Che ne pensate? Non dimentichiamo che il manga è stato serializzato a partire dal 1982 e il film è uscito nel 1988. All’epoca non vi era ancora nemmeno la remota idea di un’edizione dei Giochi Olimpici proprio a Tokyo e proprio nel 2020!
Coincidenza singolare, ma non è finita qua.
Anche quell’edizione appare estremamente travagliata e la sua organizzazione viene ostinatamente portata avanti sotto i peggiori auspici.

Torniamo a Tetsuo.
Nel laboratorio in cui viene sottoposto alle cure, ed evidentemente ad analisi approfondite, viene visualizzato, tramite complesse tecnologie, il diagramma delle sue onde cerebrali e i medici restano colpiti dal fatto che esse siano pressoché sovrapponibili a quelle di “Akira”.
Chi sarà mai questo “Akira”? 
Perché Tetsuo presenta onde cerebrali anomale e più potenti della media? Enormemente potenti, pare, dal momento che chi lavora in quello strano laboratorio ha il timore che tanta potenza, una volta risvegliata, possa poi sfuggire ad ogni controllo.

Avevamo lasciato Kaneda e gli altri della banda al commissariato di polizia, ricordate?
La stazione di polizia è un via vai continuo di persone sospettate dei violenti moti di protesta antigovernativi, che hanno messo a ferro e fuoco la città.
Kaneda e i suoi vengono interrogati sulle circostanze per cui si trovavano a fare scorribande per strada in piena notte, vengono controllati i loro documenti e poi sono rilasciati.

Al commissariato Kaneda vede una ragazza che fa parte dei ribelli e la aiuta ad uscire evitando i controlli, ma lei non si mostra propensa a fare conoscenza e se ne va.

akira tokyo2020

Tetsuo fugge dal laboratorio e tenta di scappare lontano da tutto e da tutti, in cerca della propria identità, non più subordinata ad altri. Ruba la moto di Kaneda ma resta vittima di un attacco da parte di motociclisti rivali. Quando gli altri ragazzi della banda lo aiutano a salvarsi, in un momento di ira e frustrazione Tetsuo mostra segni allarmanti di allucinazioni e fenomeni psichici che, rilevati dagli strumenti del laboratorio che lo aveva analizzato, confermano la pericolosità dei suoi poteri sopiti che si stanno risvegliando.
Tetsuo viene prontamente rintracciato, sedato e portato via dai misteriosi medici/scienziati che ormai lo hanno sotto la loro lente di ricerca.

In città continuano le proteste e gli attentati messi in atto dai ribelli antigovernativi, cui segue la dura repressione delle forze di polizia.
A seguito di uno di questi attentati, Kaneda rivede la ragazza conosciuta pochi giorni prima e le porta ancora una volta aiuto. 

Scopriamo che fa parte dei ribelli e si chiama Kay, che già era sulle tracce del misterioso bambino/anziano, chiamato N26.
N26 è uno dei tre “bambini”, chiamati Numbers, i quali hanno misteriosi poteri psichici.
Continua ad aleggiare il nome di Akira, cercato e temuto e anche Kay è alla sua ricerca.

Chi sono i Numbers? Perché N26 era in fuga? Era in fuga o era stato rapito? Da chi, per quali motivi?
Perché tutti cercano Akira? Cosa potrebbe accadere che il suo potere venisse liberato?
Che nesso può esistere tra Tetsuo e Akira?

Akira, che secondo movimenti di fanatici religiosi sarebbe un dio salvatore nonché la causa dell’esplosione a Tokyo con cui ebbe inizio la Terza Guerra Mondiale di 31 anni prima, si trova rinchiuso in una struttura sotterranea al di sotto dello Stadio Olimpico e dei cantieri del villaggio olimpico.

Beh, se eravate convinti che vi avrei raccontato e svelato tutto sino al finale… vi siete sbagliati! Non intendo “spoilerare” oltre!

E’ importante però tornare a quelle Olimpiadi di Tokyo 2020 presenti anche nel film.
Nonostante la drammatica situazione e la sempre più grave mancanza di fondi, il governo decide di continuare a stanziare i finanziamenti destinati all’organizzazione degli imminenti Giochi Olimpici.

Però, beh…

akira tokyo2020

akira tokyo2020

akira tokyo2020

(Trama e informazioni si possono trovare su Wikipedia)


Spero che questo articolo abbia stuzzicato la vostra curiosità e vi aspetto per altri post nella sezione anime e manga!
A proposito, se avete richieste e suggerimenti… mi raccomando, scriveteli nei commenti.

Alla prossima,
Ciao ciao!



Autore: EleChicca

Italian. I like Japan, cats, fashion dolls, anime&manga, figure skating and a lot of other things, but, above all, I LOVE Yuzuru Hanyu! ??

Rispondi

Translate into your own language