Pubblicato il: 5 Maggio 2023 alle 11:11

5 maggio: In Giappone si celebra Kodomo no Hi, il Giorno dei Bambini

kodomo no hi


Ciao!
Oggi si parla di Giappone! Ebbene sì, ho ricevuto da voi varie email che mi hanno fatto capire che l’argomento interessa, così, nei limiti del possibile, proverò a trattarlo più spesso. 
[Pssss! Se avete domande o curiosità… chiedete pure! Magari si riesce ad approfondire. Tentare non costa nulla, no?! Non solo! Come sempre, vi invito a commentare, aggiungere informazioni e criticare, occasione per imparare e chiacchierare insieme.]
Dicevo, si parla di Giappone e nello specifico della Festa che oggi lì si celebra: KODOMO NO HI.

KODOMO NO HI:IL GIORNO DEI BAMBINI

Il 5 maggio in Giappone si celebra KODOMO NO HI (こどもの日) che letteralmente significa “giorno dei bambini” e si festeggia il quinto giorno del quinto mese sin da quando veniva utilizzato il vecchio calendario lunare (così come la festa delle bambine cade il 3 marzo, ossia il terzo giorno del terzo mese).

Questo giorno di festa nazionale viene celebrato dal 1948 per onorare la presenza dei bambini nelle famiglie (in origine ci si riferiva ai soli maschi, oggi è principalmente rivolta ai maschi ma comprende anche le femmine, quindi i bambini e i ragazzi in generale) e per propiziare la loro crescita in salute e felicità e allontanare da loro le forze maligne e gli influssi negativi.

In realtà questa ricorrenza esisteva già da tempi ben più antichi, ma era chiamata Tango no Sekku (端午の節句), ossia “Festa stagionale dell’inizio della quinta luna” intesa anche come “Festa dei ragazzi” e veniva celebrata nelle famiglie in cui vi fossero bambini e giovani ragazzi.

端午の節句 =    TANGO NO SEKKU
 =    Tan  =  “L’Inizio “
    =     Go    =  “Maggio” (o meglio, quinta luna dell’anno, considerando che all’epoca era in uso ancora il calendario lunare)
節句 =   Sekku  =  “festival delle stagioni”

Cerchiamo di capire meglio.
In Cina vi erano 5 festival stagionali, che segnavano il susseguirsi delle stagioni nel corso dell’anno e i relativi cambiamenti, e che sono stati fatti propri anche dal Giappone.

I 5 Sekku (節句) sono:
7 Gennaio (chiamato 人日 “Jinjitsu” , nel quale si mangia il porridge con 7 erbe)
3 Marzo (chiamato 桃の節句 “Momo no Sekku”, che oggi è noto come la Festa delle Bambole – e delle Bambine -, Hina Matsuri. Di questo giorno ho già scritto QUI)

5 Maggio (端午の節句 , il “Tango no Sekku” che si celebra oggi, come Kodomo no Hi)
7 luglio (chiamato 七夕 “Tanabata”, la festa delle stelle, di cui ho già scritto QUI )
9 settembre (菊の節句 “Kiku no Sekku, ossia la Festa del Crisantemo)

Il Tango no Sekku si celebrava e ancora oggi si celebra all’inizio di maggio, con chiari riferimenti ai ritmi della natura e delle coltivazioni.
Esso è di origine cinese, come abbiamo visto valere per tutti i “Sekku”, e venne introdotto in Giappone nel periodo Nara/Heian, quando l’influenza cinese sul Giappone era molto forte (se volete approfondire questo aspetto potete leggere il post dedicato ai Sakura e all’Hanami, QUI ).


KODOMO NO HI:COME SI CELEBRA

Per questa ricorrenza ogni famiglia che abbia almeno un bambino (di solito si intende maschio) crea degli aquiloni a forma di carpa, chiamati  鯉幟 (こいのぼり, ossia “Carpa aquilone”), fatti di carta o stoffa, che vengono affissi ad alte aste in luoghi elevati in modo che svolazzino nel cielo con il frizzante vento tipico di maggio.
In realtà i Koinobori non vengono appesi solo dalle singole famiglie, ma in questo periodo decorano anche tanti luoghi pubblici, come parchi, rive dei fiumi, e molte attività commerciali, studi medici, istituti scolastici ecc espongono le belle carpe colorate.

Gli aquiloni a forma di carpa furono introdotti nel periodo Edo, tra i samurai e le famiglie nobili e benestanti, e all’inizio questi erano solo di un colore, il nero.
Lo possiamo notare anche da quest’opera del famoso pittore di ukiyo-e vissuto nel periodo Edo, Hiroshige Utagawa (歌川 広重  1797-1858).

kodomo no hi

Nell’Era Meiji venne aggiunto il colore rosso, ed in seguito, durante l’Era Showa, il blu. Da allora la simbologia indica:
-la carpa nera, più in alto e più grande, rappresenta il padre ( お父さん Oto-san)
-la carpa rossa, posta subito sotto alla nera e un po’ più piccola, rappresenta la madre ( お母さん Oka-san)
-la carpa blu, sotto le due precedenti e ancora più piccola, rappresenta il figlio
( 子供達   Kodomo-tachi)

C’è questa canzoncina, molto nota, sui koinobori.

…e anche questa 

Più tardi andarono via via aggiungendosi altri colori, come verde, arancione, viola, che possono essere aggiunti a simboleggiare gli altri figli (e oggi si comprendono anche le figlie femmine).
Come ho già detto, ai giorni nostri i koinobori vengono affissi anche in luoghi pubblici e sono un modo per rallegrare i centri abitati in questo giorno di festa. D’altro canto le famiglia moderne sono sempre più ristrette come numero di componenti e di solito vivono in piccoli appartamenti, con poche o nessuna possibilità di appendere aquiloni all’aperto, così spesso ci si limita ai soli 3 colori standard, oppure si celebra solo all’interno della casa senza questa decorazione esterna.

Oltre alle carpe, possiamo trovare un altro aquilone, che si trova più in alto di queste. Si chiama Fukinagashi  ( 吹き流し ) e di solito, ove possibile, mostra l’emblema della famiglia.

kodomo no hi

Vi state chiedendo perché proprio la carpa? 
Ebbene, la carpa è un pesce in grado di risalire la corrente dei fiumi per andare a deporre le uova, ed è dunque capace di superare le difficoltà con la sua forza e resistenza.
Secondo una leggenda cinese una carpa, per superare la corrente avversa, si trasformò in drago.
I koinobori esposti al vento si muovono in un modo che ricorda molto quello dei pesci che nuotano e rappresentano la forza, la perseveranza, il coraggio e la capacità di affrontare le difficoltà, tutte qualità che si spera abbiano i bambini durante la crescita e la loro vita.

kodomo no hi
Foto da Wikipedia

Una figura simbolica di questa Festa è Kintaro con il kabuto, mentre cavalca una grande carpa. Qui troviamo insieme ben tre simboli importanti.
Cerchiamo di capire un po’ meglio il loro significato.

-Della carpa abbiamo già parlato.

Kintaro (金太郎 ) è un personaggio mitologico del folklore giapponese.
Si tratta di un bambino dotato di una forza disumana. Dopo aver stretto amicizia con gli animali della montagna e aver catturato il terribile oni Shutendoji, divenne un fedele seguace di Minamoto no Yorimitsu sotto il nome di Sakata no Kintoki (坂田金時), che pare essere un uomo veramente vissuto in epoca Heian.
La figura di questo personaggio è considerata di buon auspicio, affinché i bambini crescano sani, forti e coraggiosi come lui.

-Il Kabuto è l’elmo dell’armatura medievale giapponese tipica dei samurai. 
Spesso sugli elmi veniva portato un emblema, il Mon o il Komon, che era (ed è ancora oggi in molti casi) un vero e proprio marchio distintivo delle varie famiglie.
L’immagine del Kabuto è ricorrente in questo giorno, perché simboleggia la forza, il coraggio e la rettitudine dei guerrieri, cui i bambini devono ispirarsi.

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Kintaro con il kabuto
Kintaro cavalca una grande carpa

Il kabuto può essere anche realizzato in carta con tecnica origami e indossato dai bambini.

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Foto da jw-webmagazine.com
kodomo no hi
Immagine da en.origami-club.com

Piccola curiosità: 
Kintaro compare anche in qualche anime, ad esempio in “Urusei Yatsura”, in Italia nota come “Lamù, la ragazza dello spazio”.

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Lamù e Kintaro

Oltre alle carpe e a Kintaro, in occasione di Kodomo no Hi nelle case in cui sono presenti bambini/ragazzi viene allestita una piccola struttura decorativa, così come per l’Hina Matsuri:
In questo caso si tratta di una scalinata di cinque piani rivestita con un telo verde, sulla quale vengono esposti articoli militari in miniatura (chiamati bugu): un’armatura completa, un baule, un’alabarda, archi e frecce, elmo, spade e cappelli da guerra. Oltre a questo si espongono anche delle bambole raffiguranti gli eroi giapponesi delle leggende e della storia.

kodomo no hi

In passato la figura dei guerrieri e delle armi doveva servire ai bambini da esempio, per diventare valorosi e coraggiosi combattenti, o come i combattenti, e l’arte della guerra era considerata un valore eroico. Oggi tutto questo è visto sotto una luce diversa. In clima di pace e con la speranza della pace non viene più richiesto ai bambini di diventare guerrieri, ma ci si augura che siano forti, coraggiosi e moralmente retti così come erano gli antichi e nobili samurai.

Una volta allestito il tutto, all’ingresso di questa stanza viene appesa una sfera chiamata Kusudama, ovvero una raffigurazione del Sole, formata da molteplici e variopinti origami floreali di carta e decorata all’estremità da un ciuffo formato da cinque fili colorati: bianco, giallo, blu (o verde), rosso, viola (o nero) che simboleggiano la protezione contro le malattie, la malasorte e il legame dell’anima del ragazzo con questa vita.

Nei tempi antichi questa “palla” veniva creata usando erbe medicinali e fiori freschi, iris, chiodi di garofano ecc, simbolo degli spiriti della salute e della fertilità.
In epoca Heian, essa, realizzata di dimensioni ridotte, veniva applicata anche ai vestiti come talismano, ed era inoltre considerata un oggetto da regalare.

Queste tradizioni, l’esposizione di armi, armature e kusudama, non sono diffuse allo stesso modo in tutto il Giappone.


SHOBU-YU:IL BAGNO CON LE FOGLIE DI IRIS

Iniziamo col dire che lo Shobu è l’Iris, un fiore tipico primaverile, che fiorisce proprio in questo periodo. Il termine Shobu è lo stesso (seppur scritto con caratteri differenti) usato per la reverenza nelle arti marziali.

kodomo no hi

Si ritiene fin dai tempi antichi che questo fiore abbia poteri taumaturgici e che doni salute e protezione dalle forze malefiche.
Per questo motivo nel giorno del Tango no Sekku veniva servito sake aromatizzato con i petali dell’Iris e venivano posti piccoli grovigli di foglie e fiori di Shobu (Iris) sui tetti delle case, così che, volando via con il vento, allontanassero dalla casa e dai bambini e ragazzi che la abitavano ogni influsso maligno.

Oltre a questo, si credeva che aggiungendo nella sera della ricorrenza, nell’acqua della vasca da bagno, alcune foglie di questa pianta, essa avrebbe donato le proprie virtù ad ogni ragazzo che vi si fosse immerso.

Le foglie di Iris hanno una forma allungata e appuntita, che ricorda molto una spada e simboleggia quindi un’arma contro le malattie e le epidemie.
Non solo la forma della foglia, ma anche un’assonanza della lingua giapponese, rende queste foglie armi potenti: “Shobu” (菖蒲  しょうぶ) , ossia Iris, si pronuncia esattamente come “vittoria”, l’atto di vincere o sconfiggere qualcuno o qualcosa, shobu (勝負   しょうぶ), anche se sono scritti con kanji diversi.

Premesso questo, lo Shobu-yu (菖蒲湯、しょうぶゆ)è il bagno con le foglie di Iris, le quali vengono messe all’interno della vasca riempita con acqua calda.

Anche questa usanza ha origini cinesi (strano eh?) e si diffuse tra la gente comune nel periodo Edo (1603 – 1868).

kodomo no hi

Ho scritto dello Shobu-yu anche nel post dedicato allo yuzu e allo yuzu-yu, il bagno con lo yuzu. Lo trovate QUI .


KODOMO NO HI:CIBI TRADIZIONALI

Passiamo ai cibi che per tradizione si consumano in questo giorno di festa.
  • Chimaki (
    Anche questo è originario della Cina ed è oggi diffuso sia nella sua versione cinese che in quella giapponese.
Quello cinese può avere carne, noci ed essere salato, mentre quello giapponese è sempre dolce.
Questa è la versione cinese.
Foto tratta da Stock Photo
Questa invece la versione giapponese. Si tratta di pasta di riso glutinoso dolce avvolta in foglie di bambù. Diciamo che questa è la versione che oggi viene associata in Giappone al giorno di Kodomo no Hi.
kodomo no hi
Foto tratta da LearnJapanese123.com
  • Kashiwa-mochi  (柏餅)
    Sono dolci di riso farciti con marmellata di fagioli azuki (anko) avvolti in foglie di quercia. Curiosità: la foglia di quercia che avvolge i Kashiwa-mochi non si mangia, è troppo dura, a differenza della foglia di Sakura che avvolge i Sakura-mochi, la quale può essere mangiata.
kodomo no hi
Foto tratta da Uncut Recipes

Ogni occasione è buona per creare piccoli capolavori a tema nel preparare il bento, il caratteristico “pasto al sacco” giapponese.

Alcuni esempi.

Foto da https://ameblo.jp/mahiro-mama
kodomo no hi
Foto da http://stat.ameba.jp

Come sempre un ringraziamento enorme va alla mia amica Kumi, la quale mostra con me una pazienza infinita e mi spiega tutto in modo facile. E’ davvero una insegnante fantastica e preziosissima. 
ありがとうございます、くみさん!

Buona Giornata dei Bambini a tutti!!!
Un saluto e alla prossima. 
Ciao ciao!

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Autore: EleChicca

Italian. I like Japan, cats, fashion dolls, anime&manga, figure skating and a lot of other things, but, above all, I LOVE Yuzuru Hanyu! ??

2 pensieri riguardo “5 maggio: In Giappone si celebra Kodomo no Hi, il Giorno dei Bambini”

  1. Grazie a te Ele ho avuto modo di conoscere tantissime tradizioni giapponesi di cui ignoravo l’esistenza e questa non fa eccezione..rimango sempre positivamente colpita dalla perseveranza giapponese nel portare avanti le propie usanze,tradizioni..è una ricchezza che va giustamente preservata..

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