Pubblicato il: 9 Marzo 2021 alle 5:44

Yuzuru Hanyu. Nulla accade per caso

yuzuru hanyu pensieri sparsi


Già in varie occasioni ho espresso il mio affetto e la mia riconoscenza verso Yuzuru Hanyu, ma oggi voglio dilungarmi maggiormente sull’argomento perché sento la necessità di spiegare, se mai sia possibile farlo con le sole limitate parole, quanto egli sia riuscito e riesca ad entrare nel cuore delle persone.
Tanti non riescono a capirlo, lo trovano assurdo.
“Come fai a voler bene ad una persona che nemmeno conosci? Una persona che sta dall’altra parte del mondo, che non incontrerai mai e che nemmeno sa che tu esisti!” Così mi dicono.

Sì, perché a dire la verità, non entra nel cuore di tutte le persone, ma di quelle che hanno un’attrazione per la Bellezza, non intesa come fascino esteriore, ma come beltà d’animo, un insieme di cuore, mente, saggezza, cultura, saldi valori, educazione, gentilezza, eleganza di maniere, delicatezza e al tempo stesso forza di carattere… e tanto altro.

Non solo, anche di quelle che sperano in un miglioramento vero della propria vita, o che cercano una via d’uscita in un momento difficile, quelle che hanno bisogno di una cosa fondamentale: la Speranza.
Yuzu sa mostrare, con tutto ciò che fa e ciò che è, che la vita è bella, che c’è del buono in ogni cosa, basta cercarlo o addirittura crearlo; ci mostra che da ogni evento negativo si può trarre un’esperienza positiva, che da ogni caduta, perdita, sconfitta ci si può risollevare più forti di prima, risorgere come una Fenice.
E’ stato così anche per me e non lo ringrazierò mai abbastanza. Tutto quel poco che mi impegno a fare per lui, o meglio, in suo onore, non sarà mai minimamente sufficiente a ricambiare ciò che lui ha fatto per me. 


Un po’ di me

PyeongChang Yuzuru Hanyu cute

Sono una persona piuttosto riservata e non amo molto parlare della mia vita personale, soprattutto delle cose tristi, ma credo che per raccontare come Yuzu sia entrato nella mia vita e l’abbia radicalmente migliorata, sia necessaria una premessa, riguardante gli eventi principali che ho affrontato e superato ma che, inevitabilmente, hanno lasciato il segno.

Quando avevo 13 anni la mia mamma è stata operata al cuore, quando ne avevo 17 è stata vittima di un’ischemia cerebrale e da quel momento la vita della mia famiglia è cambiata. Mamma si è in parte ripresa, ma è rimasta semi paralizzata, dovendo camminare con un bastone e potendo utilizzare solo un braccio. Dopo 4 anni abbiamo cercato e avuto l’occasione di acquistare una casa, che, oltre ad essere più grande e più bella della precedente, era anche più comoda per lei, con meno scale e un bel giardino. Eravamo tutti speranzosi che da quel momento in poi la nostra vita sarebbe migliorata, che i ricordi dei brutti momenti sarebbero rimasti nel vecchio appartamento e che avremmo potuto ricominciare.
In pochi mesi mamma è migliorata tantissimo (era una persona fortissima e molto coraggiosa, non l’ho mai vista piangere per quanto le era capitato, anzi, faceva coraggio a me, ha dato tutto per me) e con una sola mano faceva quasi tutte le faccende di casa: lavava, stirava, puliva, cucinava. Era il vero motore della famiglia.

Abbiamo vissuto in relativa serenità nella nuova casa per un anno e mezzo, poi è stato necessario per mamma un altro intervento al cuore. E’ andato tutto bene, nonostante gli altissimi rischi data la sua situazione pregressa, ma ha superato anche quello.
E’ tornata a casa un bel giorno di luglio ed eravamo tutti rasserenati, dopo mesi di angoscia e paura, con un’estate davanti per poterci rilassare.
Dopo due settimane dal suo ritorno a casa, non sappiamo se per uno svenimento o una banale perdita d’equilibrio
(usava sempre il bastone per spostarsi) è caduta, ha sbattuto la testa sullo spigolo di un comodino ed è ricominciato l’incubo. Emorragia cerebrale e femore rotto.
Prima giorni di paura, sull’orlo del coma, poi lo scongiurato pericolo, dato che l’emorragia si era fermata e si stava riassorbendo.
Intervento per ricomporre la frattura al femore, molto rischioso perché avveniva a meno di un mese dall’operazione al cuore, quindi altra anestesia totale. In seguito all’intervento, che era stato superato bene, mamma ha avuto un collasso, con ulteriori e gravi danni al cervello, è stata sul punto di lasciarci, ma anche in quell’occasione è riuscita a restare tra noi dopo trasfusioni e settimane di terapia intensiva.

Sapeva che io avevo un disperato bisogno di lei. Sono nata con seri problemi di vista e quando, fin dalle scuole elementari, venivo derisa dai compagni, lei è sempre stata la mia forza e il mio sostegno. Certamente c’era anche papà sempre accanto a me, siamo sempre stati una bella famiglia unita, ma con mamma sfogavo tutta la mia frustrazione, la mia rabbia e lei sapeva curare il mio orgoglio ferito, mentre papà era colui che mi viziava e mi coccolava facendomi sentire la regina di casa.

Ecco, questa era la situazione e mamma era il mio sostegno, è rimasta ancora con me, ce l’abbiamo fatta e siamo tornati a casa dall’ospedale dopo quasi 6 mesi di ricovero nel corso di un anno.
Io avevo 24 anni.

Da quel momento, però, le cose non sono state più le stesse: mamma era costretta su una sedia a rotelle, semi paralizzata ma con problemi motori anche all’altra parte del corpo, lucidissima ma incapace di parlare e quindi per noi è diventata una sofferenza costante comunicare con lei, tentare di capire quello che voleva dirci e vedere il suo impegno, senza mai arrendersi o piangersi addosso.

Nel 2012 nella zona in cui vivo si è verificata una serie di scosse sismiche fino a magnitudo 5.9. Con mamma in quelle condizioni non potevamo scappare all’esterno, così ci siamo messi io, lei e papà, tutti vicini ad aspettare quello che sarebbe accaduto. Tra una scossa e l’altra poi siamo scesi al piano terra e abbiamo vissuto tutti in una stanza con letti improvvisati, per 4 mesi. Sono stati momenti di paura. Io non ho mai sentito paura durante le scosse, forse sono un po’ incosciente; la paura veniva dopo, al pensiero di quello che avrei potuto perdere: i miei genitori, la casa, i ricordi, tutto!

E’ passato anche quel periodo e siamo tornati alla vita di sempre, con i soliti problemi, ma da lì a pochi mesi mamma ha iniziato ad avere lievi ischemie transitorie sempre più frequenti, che via via hanno peggiorato le sue condizioni. Tra il 2012 e il 2015 ha a poco a poco perso lucidità e reattività, finendo con il restare a letto costantemente, poi non è più riuscita a nutrirsi normalmente e ha preso a mangiare solo omogeneizzati e bere acqua in gelatina, fino a quando, nel febbraio 2015, una nuova ischemia cerebrale l’ha ridotta in coma, e dopo 5 settimane l’ha portata alla morte.

Ora viviamo soli io e papà, anche i nostri tre gatti, che in questi anni ci hanno dato allegria, momenti divertenti e tanto affetto, ci hanno lasciati dopo una lunga vita insieme. Adesso abbiamo ritrovato un nostro equilibrio, in fondo stiamo bene, ma tutto quanto è accaduto e abbiamo superato, in qualche modo, è rimasto dentro di noi, forse soprattutto in me, dato che avevo ancora una vita davanti.
Mi sono rimaste addosso paure, insicurezze, ricordi, nostalgia, rabbia per tutto quello che non ho potuto fare e avrei sognato.
Insomma, questa sono io, ho un mondo immenso dentro ma un mondo piccolo piccolo e complicato fuori.
Ora però va meglio! 

Yuzuru Hanyu al momento giusto

In tutto questo è arrivato Yuzu.
Lo conosco e lo seguo da quando è comparso per la prima volta sulla TV italiana, al suo debutto in categoria senior, e fin dal primo sguardo mi è piaciuto. Era così carino, dolce, sorridente, con quell’aria da bambino, tenerissimo e irresistibile. E poi era bravo, bravissimo, un talento! L’ho seguito con attenzione e ammirazione, ma non avrei potuto definirmi a quei tempi una sua “fan”. 

Ad un certo punto, però, mi ha completamente e inesorabilmente conquistata.
E’ accaduto alla Cup of China 2014, quando gareggiò ferito e claudicante, mostrando un coraggio, una forza di volontà, una passione e, diciamolo pure, una follia, che mi hanno colpita senza lasciarmi alcuna via di scampo.
Da quel momento ho iniziato a navigare sul web in cerca di notizie, di foto, di video, e in poche settimane ero letteralmente “stregata” da lui, non solo dal suo immenso talento, che già conoscevo, ma dalla sua personalità, dal suo essere così speciale e… , lo ammetto, anche dal suo aspetto fisico. 

Sono convinta che nulla accada totalmente per caso.
Questo “incontro” con l’essenza di Yuzu è infatti avvenuto solo 4 mesi prima della morte della mia mamma, meno di 3 mesi prima che l’ictus la colpisse.
Sono riuscita a mostrarle i suoi video e lei si commuoveva fino alle lacrime guardandolo. Sono contenta di aver fatto in tempo a farglielo conoscere!
Se in quei mesi di tristezza e angoscia non avessi avuto un appiglio, forse sarei crollata. Invece al momento giusto è arrivato lui, a riempire di entusiasmo le mie giornate.  Certo, durante le 5 settimane in cui mamma è rimasta in coma ho ovviamente pensato meno a lui ed al pattinaggio, ma quando questo accadeva, era un pensiero che mi risollevava un po’.
I mondiali di Shanghai si sono disputati proprio la settimana dopo la scomparsa della mia mamma e li ho seguiti senza particolare attenzione o entusiasmo, avevo il cuore spezzato da cose ben più gravi, è normale; ma la presenza di Yuzu ormai si era insinuata nella mia vita e mi ha aiutata a risollevarmi.

Nulla è per caso

In quel novembre 2014 Yuzuru è giunto come un ciclone, ha spalancato la finestra ed è entrato come una ventata d’aria fresca, una scarica di adrenalina.
E’ arrivato a scuotermi dal mio torpore e dalla mia delusione per tutto ciò che mi circondava, a liberarmi dalla rabbia per tutto quello che mi era capitato, a darmi una scrollata:
“Ehi, la vuoi smettere di piangerti addosso? Non sei l’unica al mondo ad avere dei problemi, anzi, rispetto a tante persone ti è andata più che bene, sei fortunata. I tuoi problemi, i difetti, le sfortune, fanno parte della vita, prendi quello che hai e fai in modo di trarne il meglio. Io lotto per vincere e vinco per poter arrivare a quante più persone possibile, per dare loro speranza e serenità. Ho superato tanti ostacoli per diventare il fenomeno che sono, tu ora rimboccati le maniche e mettiti al lavoro. Io lavoro il doppio degli altri, tu fai altrettanto. Smettila di fare confronti con chi sta meglio, guarda invece chi sta peggio e aiuta come puoi”.

Nel corso dei mesi e degli anni lui mi ha insegnato tanto, con le sue parole sempre sagge e con il suo modo di vivere e di agire e reagire alla vita stessa. 
Ho ritrovato in me la voglia di lottare per ciò in cui credo e di inseguire i miei sogni. Ho capito fino in fondo che non bastano le doti naturali, ove presenti, ma serve tanto impegno, tanto lavoro e una perseveranza che superi gli inevitabili momenti di difficoltà.
Nella mia vita ho sempre dovuto lottare per ogni minima cosa, nulla mi è stato facilitato, ma dopo tanto dolore ero arrivata al punto da arrendermi allo sconforto. Yuzu mi ha teso la mano per aiutarmi a rialzarmi e ricominciare la lotta.

Con il tempo, poi, questo nuovo atteggiamento mi ha consentito di darmi da fare tornando ad essere la Elena della prima giovinezza, sempre super attiva e piena di progetti; mi ha portata ad intraprendere svariate attività, volte anche a far conoscere e capire Yuzuru a più persone possibile, ad aiutarlo per quanto sia insignificante il mio contributo. Sono così nati i canali YouTube, DailyMotion e Vimeo, questo Blog,  la Pagina Facebook, il Gruppo Facebook dei fan italiani e tanto altro, il che mi ha consentito di entrare in contatto con persone da ogni parte del mondo e stringere nuove amicizie cui tengo moltissimo. Sto imparando tante cose nuove e ho la mente colma di nuovi progetti per migliorare me stessa e aiutare gli altri.

… e la scintilla che ha riacceso la fiamma sopita è stato proprio Yuzuru Hanyu.

Per tutto questo… Grazie Yuzu.  
ありがとうございます
Avrai sempre il mio sostegno e ti aiuterò più che potrò.
Prego e spero che tu stia sempre bene e sia felice.
がんばってください!

Elena



Autore: EleChicca

Italian. I like Japan, cats, fashion dolls, anime&manga, figure skating and a lot of other things, but, above all, I LOVE Yuzuru Hanyu! ??

4 pensieri riguardo “Yuzuru Hanyu. Nulla accade per caso”

  1. Da giorni leggo il tuo blog , parli della tua vita e del campione mondiale di skating on ice Yuzuru Haniu.
    Bene voglio scriverti per dirti che Yuzuru ha letto più volte quanto scrivi e vuole ringraziarti molto, ti vuole bene come a tutte le persone che lo stimano e lo seguono. In qualche modo è a loro vicino .Sà che tu esisti da quando hai iniziato a scrivere di lui sul tuo Blog, e se vuoi ,scrivi alla Federazione Skatin Giapponese chi sei e il nome del tuo Blog.
    Ciao

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