Pubblicato il: 2 Gennaio 2022 alle 9:18

Testimoni della Leggenda (The Asahi Shinbun 2021)

testimoni della leggenda


A pochi giorni dalla conclusione dell’edizione 2021 degli All Japan Championships, il “The Asahi Shinbun”, una delle testate giornalistiche principali del Giappone, ha dedicato a Yuzuru Hanyu uno speciale progetto, in celebrazione del successo straordinario da lui ottenuto, della selezione olimpica e del tentativo di 4Axel nel programma libero, il primo nella storia del pattinaggio di figura a non essersi risolto in una caduta.

Si tratta di una serie costituita da 6 articoli (pubblicati dal 28 dicembre ad oggi, 2 gennaio), ognuno dei quali riporta l’intervento di allenatori e colleghi di Yuzuru, i quali con la loro testimonianza contribuiscono a ricostruire il percorso che ha portato un giovanissimo talentuoso pattinatore a divenire la Leggenda di questa disciplina.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu

testimoni della leggenda
Immagine da Asahi.com

La pagina web:  https://www.asahi.com/articles/ASPDP5QMGPDDUTQP022.html

Il video di presentazione:


I 6 articoli sono a pagamento.
Sul forum Planet Hanyu potete trovare una traduzione parziale del contenuto, quella leggibile gratuitamente, fatta da SuzyQ.
Dalla sua versione Inglese ho tratto il testo che state per leggere. Grazie!

1- Mami Yamada, la prima insegnante di pattinaggio/allenatrice (articolo originale)
2- Shoichiro Tsuzuki, allenatore fino al tempo delle scuole medie (articolo originale)
3- Narumi Takahashi, ex pattinatrice di coppia, compagna di allenamento ai tempi delle scuole elementari (articolo originale)
4- Yutaka Higuchi, allenatore, fece da tramite tra Hanyu e Orser per il trasferimento al Toronto Cricket Club (articolo originale)
5- Kento Nakamura, compagno di allenamento in occasione di camp estivi al TCC (articolo originale)
6- Takahito Mura, senpai di Hanyu, cui lo lega un rapporto fraterno (articolo originale)


1 – MAMI YAMADA

La prima insegnante di pattinaggio, che ha notato il talento di Yuzuru.
Axel semplice: cosa diavolo è questo?

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
Immagine da Asahi.com

La carriera di pattinatore di Yuzuru Hanyu è iniziata all’età di 4 anni nella città di Sendai.
La sua prima insegnante fu Mami Yamada (48).

Insegnavo a sua sorella maggiore in un rink di Sendai, e mentre stavo lì, il bambino terribile che correva tutto il tempo attorno alla pista era Yuzuru.
Aveva 4 anni a quel tempo, così ho detto a lui e a sua madre: “Se hai così tanta voglia di muoverti, perché non prendi lezioni di pattinaggio?

Ricorda ancora la prima volta in cui Yuzuru entrò in pista.

Di solito, i principianti iniziano procedendo rigidi a passetti (la traduzione su cui mi sono basata parla di “gattonare”) e abituandosi gradualmente al ghiaccio, per poi alzarsi lentamente in piedi. Lui invece è entrato direttamente in pista.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Yuzu mette al collo di Yamada-sensei la medaglia d’oro di PyeongChang, in segno di riconoscenza.

2 – SHOICHIRO TSUZUKI

“Gareggerai nel mondo”, disse ripetutamente un allenatore di spicco a Yuzuru Hanyu.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Shoichiro Tsuzuki (83) ha insegnato a Yuzuru Hanyu le basi dell’essere pattinatore. Lo ha allenato nel periodo compreso tra il secondo anno di scuola elementare e il primo di scuola media.
La sua impressione dell’Hanyu di quel tempo era che “Odiava perdere”.

Gli facevo provare svariate cose in allenamento. Quando qualcuno non riusciva a fare qualcosa, di solito piagnucolava, ma lui non lo ha mai fatto.” 

La stessa cosa valeva per il combattimento/le lotte. Anche con i bambini più grandi di lui, ha sempre combattuto anche se finiva per perdere.
Ho pensato che in tutte quelle cose nella vita, avesse qualcosa come un’anima, qualcosa con cui era nato”.

Un’anima, forse più un miracolo, se posso definirlo così. Penso che i suoi genitori lo abbiano guidato bene“.

Il signor Tsuzuki ha fatto provare ad Hanyu, in allenamento, le basi dei salti ripetutamente.

Se hai la base tecnica, migliorerai. Potrai saltare anche aumentando il numero di rotazioni.”

Hanyu non era il genere di persona che riuscisse a restare concentrato, ma ha perseverato.
(EleC: In altre occasioni Tsuzuki-sensei ha raccontato che il suo tempo di concentrazione di solito era di pochi minuti, dopo i quali iniziava a disturbare la lezione e per questo finiva immancabilmente fuori dalla pista per punizione. In quei momenti, lui appallottolava fogli di giornale o di pubblicità e giocava a baseball contro il muro.)

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3 – NARUMI TAKAHASHI

Durante un Ice show, nel backstage, Yuzuru Hanyu stava tremando di rabbia (per un errore che aveva commesso*).
“Ero commossa” – Narumi Takahashi

(*Nel finale dello stesso Gala ha ritentato il quadruplo sbagliato in precedenza, trasformando la propria rabbia in forza)

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Il primo sentimento che ha provato per Yuzuru Hanyu è stato la gelosia.
Narumi Takahashi (29), una pattinatrice che nella categoria delle coppie partecipò per il Giappone alle Olimpiadi di Sochi 2014, a quel tempo frequentava la quinta elementare.
Quando tornò temporaneamente in Giappone dalla Cina, dove suo padre si era trasferito, si allenò in una pista di Sendai. Là ha incontrato Hanyu, che faceva la seconda elementare.
Shoichiro Tsuzuki insegnava ad Hanyu in quegli anni, ed era stato l’insegnante anche di Narumi sin da quando aveva 7 anni.

Pensavo che il signor Tsuzuki si prendesse ottima cura di me, ma quando sono ritornata in Giappone, Yuzu aveva preso il mio posto. Tsuzuki aveva prima di tutto Yuzu in mente, io venivo dopo di lui.

“Tsuzuki mi ha detto molte volte: ‘Dovresti imparare da Yuzu’.”
“Mi sentivo frustrata. A quel tempo io sapevo saltare meglio di lui, così a volte mi sono comportata in modo prepotente, dicendogli che io potevo fare una certa cosa” (meglio di lui, oppure qualcosa che lui ancora non riusciva a fare)

Ma presto Narumi ha capito cosa intendesse Tsuzuki-sensei quando le diceva di imparare da lui.

Yuzu è molto bravo a creare l’asse del corpo. Nei salti e nelle trottole, lui crea un asse molto sottile, così non vacilla.

Pareva scherzare qua e là con gli altri della sua età, ma in realtà lui aveva già finito tutto quello che doveva fare prima di unirsi a loro.

Mi disse: ‘Se diventerò un pattinatore, dovrò essere un Campione Olimpico, altrimenti non avrebbe alcun senso’ e ammirando il suo “straparlare” ho detto anch’io la stessa cosa (ride).

 “Yuzu era bravo a farsi viziare dalle ragazze più grandi e attento/affettuoso con le più giovani. Era amato dagli allenatori così come dalle madri. Hanyu è amato dagli uomini e dalle donne di ogni età, e all’inizio sospettai che stesse recitando la parte di ‘Yuzuru Hanyu’.”

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4 – YUTAKA HIGUCHI

Yuzuru Hanyu desiderava andare in Canada – Una cena in cui si è parlato (di questo progetto) – La sua evoluzione a Toronto.

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L’incontro di Yuzuru Hanyu con Brian Orser è stato un momento cruciale per il suo sviluppo futuro.

Nel 2012, Hanyu si è trasferito al Toronto Cricket Club in Canada, dove Orser ha la propria base di allenamento. In seguito ha vinto le Olimpiadi a Sochi nel 2014 e a PyeongChang nel 2018 consecutivamente.

Yutaka Higuchi (72), un allenatore di pattinaggio di figura, ha fatto da ponte tra di loro. Egli è stato il primo Giapponese a divenire membro del Cricket Club.

Higuchi ha visto per la prima volta Hanyu quando egli frequentava la scuola media.

Penso sia stato ai Campionati Nazionali Giapponesi Junior. Aveva una buona abilità nel salto ed era molto bravo a creare il proprio asse di rotazione. Ho percepito che fosse un atleta predisposto per il pattinaggio con un’ottima abilità fisica.

Nel 2011, sentii che Hanyu voleva essere allenato da Brian Orser; Noriko Shirota, ex direttore della divisione per il pattinaggio di figura della JSF, mi chiese se potevo presentarlo a Brian Orser.

Higuchi conosceva Orser sin da quando era un pattinatore in attività nella categoria junior, e aveva mantenuto con lui una relazione amichevole anche quando Orser stesso divenne allenatore.

E’ sicuro, calmo e molto gentile. Come allenatore, raramente sgrida i propri allievi.”

Alle Olimpiadi di Vancouver 2010, Orser condusse Kim Yu-na alla medaglia d’oro. Higuchi aveva un’alta opinione riguardo le sue abilità di allenatore.
Conosceva anche molto bene il Cricket Club, poiché dopo aver gareggiato alle Olimpiadi di Grenoble nel 1968, andò proprio al Cricket per allenarsi.
Era quindi convinto che l’ambiente del Club sarebbe stato adatto ad Hanyu.

Il Cricket è una pista dedicata ai pattinatori ed è un luogo nel quale pattinatori famosi si riuniscono. Ho pensato fosse un buon posto per lui.”

Il rink non ha balaustra ed ha invece specchi tutt’intorno, così tu stesso puoi controllare il tuo pattinaggio. Il ghiaccio è ottimo e permette di pattinare in modo molto scorrevole. Per i pattinatori avanzati, potersi allenare su un buon ghiaccio è uno dei fattori essenziali per poter migliorare le proprie capacità“.

Quando la stagione 2011-2012 stava arrivando al punto più alto, Hanyu, Orser e alcune altre persone ebbero l’opportunità di cenare insieme a Tokyo.
(EleC: per climax della stagione 2011-2012 si intende verosimilmente il Mondiale di Nizza, quindi possiamo ipotizzare che al momento di quella gara i piani di trasferimento fossero già stati approntati)

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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5 – KENTO NAKAMURA
Yuzuru Hanyu ha smesso di asciugare le lame. I suoi occhi seri – Il momento in cui il senpai capì di aver perso.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Nel 2012, all’età di 17 anni, Yuzuru Hanyu ha trasferito la propria base di allenamento al Cricket Club di Toronto, in Canada.

Kento Nakamura (30), che è più grande di lui di 3 anni e ha gareggiato sulle stesse scene di Hanyu sin dalla categoria Junior, si allenò al Cricket Club per due anni proprio a partire da quel periodo, nel training camp tra la primavera e l’estate 2012.

Il Club è un ambiente di livello mondiale, ove campioni del calibro di Kim Yu-Na e Patrick Chan si sono allenati in passato.
Anche in quel contesto, la personalità/presenza di Hanyu si distingueva, dice Nakamura.

Quando era ancora estate (quindi prima che la stagione agonistica cominciasse), Kento ricorda di averlo visto scendere in pista facendo solo 5 minuti di warm-up e iniziando subito a provare con la musica. Prima di ciò, aveva già terminato un riscaldamento molto accurato e guardato i video delle esibizioni che erano andate bene.
L’atmosfera era quella di una vera gara. Dopo aver fatto questo, si allenò sulle parti in cui aveva commesso errori durante il run-through. 
La “densità” dell’allenamento era totalmente diversa da tutti gli altri pattinatori, nonostante per tutti si trattasse della stessa singola ora.

La determinazione con cui aveva attraversato l’oceano, ripromettendosi di fare un grande balzo in avanti, si poteva vedere nel suo modo di allenarsi quotidianamente.
Nakamura ricorda ancora la conversazione che ebbe con Hanyu circa sei mesi prima delle Olimpiadi di Sochi.

(quanto segue fa parte della porzione a pagamento dell’articolo, ed è stata gentilmente riassunta da SuzyQ che ancora una volta ringrazio)

Nel 2013 Hanyu gli disse: “Lavoriamo duramente per andare alle Olimpiadi” e lui rispose che avrebbe fatto del suo meglio.
A quel punto  Yuzuru smise di asciugare le lame e guardandolo con occhi seri disse: “Kento-kun, dato che sei mio senpai, non è facile per me dirti questo. Se dici ‘farò del mio meglio’ non ci riuscirai. Io lavoro duramente pensando che posso farcela, e sicuramente vincerò la medaglia d’oro alle Olimpiadi. Ecco perché sto lavorando così tanto.”
Poi lasciò lo spogliatoio dicendo: “Bene, buon lavoro”.

Se ne andò in modo così sicuro/deciso. Sentii di avere perso prima ancora della gara (ride), ma aveva ragione. Il gioco era già iniziato prima della competizione stessa.

Hanyu ha ottenuto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Sochi.

Nakamura, ritiratosi nel 2014 e che ora lavora per una società di consulenza, dice: “Anche da adulto che lavora nella società, penso ancora che se non fai le cose con quello spirito, non sarai in grado di fare ciò che devi.
Sono grato al mio kouhai per avermi insegnato una buona lezione che mi guidasse per il resto della mia vita.

Hanyu ha sempre dichiarato apertamente i suoi obiettivi sin da bambino, e li ha raggiunti.

Nakamura dice: “Può stabilire un obiettivo preciso per ogni stagione e scomporre i vari compiti per poterlo raggiungere. E’ in grado di pensare quantitativamente al tipo di allenamento e di capacità richieste per raggiungere quel dato obiettivo, ed è anche in grado di pensare in modo scientifico e matematico, come ad esempio quanti punti di GOE sono necessari per raggiungere un determinato punteggio e come dovrebbe essere strutturata la performance.

In Canada, ha visto spesso Hanyu guardare i video di se stesso e fare image training.

Una volta Hanyu disse a Nakamura: “Quando sto per saltare, vedo me stesso che salta di fronte a me e mi sovrappongo a quell’immagine di me che salta, così sollevo la gamba e riesco a saltare nello stesso modo.” 

Nakamura non poté trattenersi dal ridere, chiedendosi di cosa mai stesse parlando, ma più tardi ha capito che probabilmente Hanyu aveva nella sua mente una chiara immagine di come saltare. 
Ne trovò la conferma al World Team Trophy nell’Aprile 2021. Nel programma libero, il 4S venne aperto a salto singolo. 
Dopo la gara, Hanyu spiegò di essere rimasto incastrato nel solco che aveva creato lui stesso saltando il 4S nel corso dei 6 minuti di warm-up (EleC: a riprova della precisione millimetrica con cui riesce a ripetersi. Altra prova la abbiamo dal Libero olimpico di PyeongChang: durante il warm-up il 4S non riusciva proprio, mentre il primo dei due pianificati nel programma fu perfetto e lui riuscì a replicarlo esattamente, posizione sul ghiaccio compresa, anche la seconda volta).

Yuzuru Hanyu può sembrare un genio, ma Nakamura ritiene piuttosto che lui lavori molto più di chiunque altro.
(EleC: secondo la mia opinione, per raggiungere le vette di Hanyu sono necessari entrambi questi fattori. Non basta essere geniali o talentuosi, così come non basta impegnarsi duramente. Forse con uno solo di questi due aspetti si può diventare buoni pattinatori, o addirittura ottimi pattinatori, ma per divenire Leggenda sono necessari entrambi, congiuntamente.)

Nakamura ritiene che la sfida al 4A sia esattamente nello stile di Yuzuru. E’ un obiettivo estremamente difficile quello che si è posto, ma dopo aver vinto le Olimpiadi per due volte consecutive, dopo aver aumentato il numero di quadrupli, ha trovato un nuovo percorso leggendario ancora tutto da scrivere, e considerando il percorso che sta seguendo, potrebbe riuscirci anche questa volta.

(EleC: da altre fonti pare che nella seconda parte, a pagamento, dell’articolo, ci sia un simpatico aneddoto raccontato da Kento:
dopo numerosi inviti a cena da parte sua, a Toronto, con relativo, ripetuto, rifiuto da parte di Yuzuru, Kento gli chiese “Ma quando accetterai di uscire una volta a cena con me?” La risposta fu “Quando mi sarò ritirato”)

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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(L’articolo completo è stato tradotto da @orangesrgd. Grazie!)

6 – TAKAHITO MURA

L’origine del 4A – Takahito Mura, che Yuzuru adora come un fratello, rivela la storia segreta.

“E’ il mio senpai che più si è preso cura di me quando si tratta di salti. E’ un fratello maggiore sul quale posso contare.”

Nell’Aprile 2018, dopo la seconda vittoria olimpica consecutiva di Yuzuru Hanyu a PyeongChang, venne organizzato un evento trionfale per i fans chiamato ‘Continues with Wings’.

Nell’evento si esibirono pattinatori di vertice, coreografi ed allenatori da cui Hanyu ritiene di essere stato influenzato. Uno di questi fu Takahito Mura (30). Le prime righe di questo articolo sono le parole pronunciate da Hanyu in quell’occasione per presentarlo al pubblico.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Non mi sono preso cura di lui così tanto come dice“, sostiene Mura, 4 anni più anziano di Hanyu, con umiltà.

Ha gareggiato con Hanyu in varie competizioni sino a quando si è ritirato nel Marzo 2018, e da allora i due hanno comunque mantenuto una stretta amicizia.

La prima volta in cui Mura sentì parlare di Hanyu fu quando si recò all’Ice Rink Sendai per un campo di allenamento e coreografia.

Non mi ricordo nemmeno che anno fosse, ma penso sia stato quando io ero in categoria Novice. Lo ricordo allenarsi così duramente, saltare tutto il tempo, anche cadendo ripetutamente.

La prima volta che lo incontrò in competizione fu ai Nazionali Junior, disputatisi al Sendai City Gymnasium nel Novembre 2007.
Anche se Mura vinse quella gara, Hanyu, che a quel tempo aveva 12 anni, mostrò tutta la sua presenza sul ghiaccio. Si piazzò primo nel programma libero e con il terzo posto complessivo divenne il primo pattinatore Novice a salire sul podio di un Campionato Nazionale Junior in Giappone.

(SuzyQ ha aggiunto il riassunto dell’ultima parte, quella a pagamento, di questo sesto articolo. Ancora un grazie immenso a lei)

Non vidi la sua performance perché ero impegnato io stesso in gara. Anche se non la vidi in presa diretta, quando la guardai successivamente, pensai che già vi si potesse scorgere sin da allora un’anticipazione di ciò che sarebbe divenuto. In una parola, ebbi l’impressione che fosse emersa la ‘nuova generazione’ di pattinatori. Anche il suo portamento…, è un diverso tipo di raffinatezza rispetto alla nostra generazione, se vogliamo dirla in questo modo. Ho percepito che fosse un nuovo genere di pattinatore cresciuto con il nuovo regolamento.

Anche oggi è così, ma la leggerezza dei salti, la loro fluidità, si potevano già notare quando era un junior. Vedendo ciò, pensai ‘oh, lui è diverso ‘. Noi eravamo la generazione che aveva gareggiato a lungo con il vecchio sistema del 6.0. Hanyu ha invece iniziato a gareggiare sul serio dopo l’entrata in vigore del nuovo sistema di punteggio. E’ stato abituato ad andare in gara con la consapevolezza che non solo i salti, ma anche le trottole, i passi e il programma nel suo insieme sono importanti ai fini del punteggio totale. A differenza della nostra, penso che i pattinatori della sua generazione gareggino con tutti gli elementi più rifiniti.

Mura e Hanyu si sono incontrati di nuovo ai Nazionali Junior. Perché Hanyu descrive Mura come ‘un fratello maggiore’?

Mura ricorda un episodio accorso ad uno show di beneficenza per le vittime del Great East Japan Earthquake tenutosi a Toyohashi, Prefettura di Aichi, nel Maggio 2011.

Ricordo che a quel tempo i salti quadrupli di Hanyu avevano la netta tendenza ad inclinarsi verso sinistra, e tra noi discutemmo sul fatto che avrebbe dovuto provare ad alzare il baricentro rimanendo in aria un po’ più a lungo, qualcosa del genere.

Hanyu disse “Penso che potrei essere in grado di saltare il 4S. Guarda” e lo eseguì con facilità.

Proseguirono le loro chiacchierate sui salti quadrupli, che sono divenuti obbligatori nel pattinaggio maschile.

Mura a volte chiedeva ad Hanyu consigli sui salti quadrupli.

Me li scrisse su un foglio di carta con tanto di grafico.

Un giorno, quando Mura disse ad Hanyu di avere problemi con il quad Salchow, lui gli si avvicinò con un pezzo di carta ed una biro.

Scrisse con quali immagini lui lo saltava e fece un grafico. Quando esegui un Salchow, ti trovi con il piede sinistro come piede d’appoggio, e per il take-off sei su entrambi i piedi. In quell’istante, in che direzione dovesse muoversi il mio piede sinistro, e come potessi saltare senza interferire con lo scivolamento all’indietro. Mi fece un diagramma di tutto ciò. Mi insegnò con attenzione e gentilezza in quale direzione dovessi muovere il piede sinistro così da riuscire a trovare il punto giusto e coordinare il momento in cui sollevare il braccio opposto, e così via.

Era più rapido chiedere a lui quando si trattava di salti quadrupli. Sapevo che lui li stava esaminando. Se Hanyu riesce ad eseguire quadrupli in modo così bello e naturale, è perché li ha studiati a fondo.

Quando era ancora un pattinatore in attività (nell’agonismo), Mura sfruttava i suoi salti potenti come punto di forza. Anche se non riuscì a partecipare alle Olimpiadi, era uno dei migliori pattinatori sul campo, vincendo il Campionato dei 4 Continenti nel 2014. Ciò che accomuna lui ad Hanyu è che entrambi eccellono nel triplo Axel, un salto che stacca in avanti.

Hanyu ora sta puntando ad un inedito quad Axel, e c’è un aneddoto sui due relativo proprio al 4A.
Accadde nell’Ice Show “Dreams on Ice”, nel Giugno 2015.

Yuzu, forse tu hai più possibilità (di riuscirci)

Parlammo di quanto sarebbe stato grandioso se fossimo riusciti a saltare un quad Axel e io dissi ‘Facciamo un tentativo.’ E’ cominciato tutto così; Hanyu disse ‘Dal momento che il tuo Axel è alto, forse potresti riuscire a ruotarlo’ ed io risposi ‘Forse tu hai più possibilità.’ Dato che io lo avevo provato in allenamento, decidemmo di tentarlo in quell’occasione.

In quello show provarono il 4Axel, senza successo, ma quell’attimo di gioco fu forse il punto di partenza della sfida di Hanyu al 4A.

(EleC: il tentativo di Yuzuru di cui si parla è il seguente)

Mura dice: “Ho tentato il quad Axel io stesso per un po’, ma sapevo che non avrei potuto restare abbastanza in aria. Non sarei riuscito a mantenere la posizione del mio corpo tesa nella fase aerea. Credo però che se tu hai la giusta sensazione aerea per saltare il 4Lz, puoi mantenere il corpo teso, ma ovviamente è indispensabile che tu sia bravo ad eseguire l’Axel.

Il Lutz è un salto nel quale devi essere perfettamente consapevole della tua posizione tesa in aria, più che in ogni altro salto quadruplo, perché devi ruotare in senso opposto alla curva del filo del piede d’appoggio.
(EleC: sperando di rendere la cosa più comprensibile vi chiedo di immaginare di essere il pattinatore e di vedere la dinamica del Lutz da un’angolazione soggettiva.
Pattino all’indietro, piede d’appoggio il sinistro su filo esterno, seguendo quindi una curva in senso orario, punto con il destro e ruoto in senso antiorario)
Se hai questa giusta sensazione in aria, dovresti essere in grado di completare le quattro rotazioni e mezzo (che richiede il 4A). Dal momento che Hanyu è in grado di saltare il 4Lz, probabilmente ha quella sensazione aerea.

E l’Axel, alto circa 70 cm e con una bella parabola, è un salto che solo Hanyu possiede. Il 4A è una sfida che solo lui può affrontare. Penso che Hanyu sia la persona più vicina al 4Axel.

Testimoni della leggenda di Yuzuru Hanyu
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Gif. da decadentdonutchopshop

Come sempre, se ne avete voglia, lasciate un commento, così facciamo due chiacchiere insieme!


Autore: EleChicca

Italian. I like Japan, cats, fashion dolls, anime&manga, figure skating and a lot of other things, but, above all, I LOVE Yuzuru Hanyu! ??

10 pensieri riguardo “Testimoni della Leggenda (The Asahi Shinbun 2021)”

  1. Wow, Ele!!! Che splendido racconto! Da bambino terribile ad atleta eccezzionale. È proprio vero il detto: “volere è potere” x lui. Come si fa a non sostenerlo? Grazie. Ester

  2. Imparo sempre tanto da lui e questo post mi ha svelato altri aspetti della sua persona che non sapevo ma intuivo. E’ una persona unica, lo ammiro molto non solo come atleta di grande talento, ma anche per il suo saper essere umile e allo stesso tempo consapevole delle grandi capacità che possiede.
    Grazie di questo post Elena.

    1. Grazie a te Daniela.
      Come potevo non riportare questi bellissimi articoli?! Come hai detto tu, ci fanno conoscere aspetti di lui – affascinanti – che potevamo intuire ma di cui non avevamo testimonianze dirette. Eccole qua.

      1. È la prima volta che leggo cose così intime e personali di Yuzu. Di lui ho guardato un milione di volte i video, le gare, i gran gala’, ma ho sempre avuto poche informazioni riguardo la sua vita personale e la sua quotidianità. Per questo ti ringrazio moltissimo e spero di poter leggere tanti altri di lui. La mia luce, la leggenda. Lui, che non è solo il re del ghiaccio, ma una persona assolutamente magica con un carisma unico.❤️

        1. Sono felice che tu possa scoprire altri lati di lui e ti assicuro che più lo conoscerai anche fuori dal ghiaccio e più non potrai fare a meno di adorarlo a 360°!

  3. io penso che Yzuru sia davvero un mostro, un UFO in quanto possiede troppi elementi che lo rendono una creatura extrasensoriale: 1) è estremamente intelligente, quella che fu considerata scarsa concentrazione quando era bambino, penso fosse piuttosto noia rispetto al fatto che lui capiva tutto prima degli altri. 2) tenacia, orgoglio, caparbietà, dedizione, gentilezza, ambizione, volontà di migliorare continuamente, abnegazione, alta soglia di sopportazione della fatica 3) studio approfondito della disciplina a cui applica matematica, geometria, fisica e tecnologia 4) grazia, eleganza e inclinazione alla danza classica di cui assume sempre la postura 5) sensualità smisurata 6) talento pazzesco 7) bellezza sconvolgente, viso perfetto, corpo da paura
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